perché senza di te
mi faceva male la vita
ed il cuore era un pendolo
dai battiti soltanto la eco.
Te lo dissi in silenzio
pensavo tu mi sentissi
ma avevo pensieri muti
dietro dolori trascorsi
che non seppi confessare.
Ed allora io smisi
di cercare altre ombre
e disegnai il tuo profilo
nel cielo della mia anima
prima che sanguinasse.
Dopo tutto fu plumbeo
a causa della tempesta
quella che nei tuoi occhi
spazzò via il mio respiro
mentre io ti chiamavo.
Adesso io non ti vedo
poiché il buio è profondo
ma rammento il tuo nome
sicché riesco a sognarti
e morire della tua assenza.
N° 4167 - 30 luglio 2020
Il Custode
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