uccidevo per curiosità
ero cattivo e crudele
con le formiche dei prati
le mosche nella mia stanza
esperimenti fra le mie mani.
E però, col passare del tempo
ho imparato il controllo
e nel mentre sono mutate
le vittime della mia furia
io mi sfogo sopra le donne
e con le adolescenti indifese.
Adesso è assai più raffinata
la mia indole, la mia maestria
nell’infliggere la sofferenza
alle malcapitate che scelgo
e che io torturo, poi umilio
e costringo all’implorazione.
Poiché io sono un grande artista
nel sezionare i cadaveri
soltanto dopo avere goduto
nell’averli lasciati morire
di una morte lenta e violenta
e dunque incredibilmente atroce.
Io non mi pento di nulla
e, giuro, rifarei ogni cosa
giacché io, quando ero bambino
uccidevo per curiosità
ma adesso che sono cresciuto
lo faccio per puro piacere.
N° 4138 - 4 luglio 2020
Il Custode
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