il mio desiderio di te
di mordere i tuoi capezzoli
fino a farli sanguinare.
E mani che scendono
ruvide sulla tua pelle
e cercano fra le tue cosce
l’estasi della tua vulva.
Impatta sul tuo clitoride
la lingua mia insolente
io ti racconto il delirio
che dice la mia eccitazione.
Resti distesa sul letto
oramai prossima alla resa
ti voglio e devo averti
come potresti impedirmelo?
Amore…tu certo lo sei
puoi leggerlo dentro i miei occhi
ma ora lascia che io mi perda
sopra il tuo corpo indecente.
Prendimi e stringimi ancora
fammi morire di te
che se non credi al mio cuore
io ti racconto chi sei.
N° 4153 - 18 luglio 2020
Il Custode
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