delle voci che io sento
mentre cammino le strade
mentre percorro i miei sogni.
Il mio sguardo nel vuoto
sarà una robusta corazza
per difendermi da questa vita
che non mi garba per nulla.
Io però, nel mio diario
nei meandri della mia mente
annoto le parole ascoltate
da chi non è più con me.
Terrò serrato il respiro
sicché dalla mia bocca
non esca la minima eco
del dolore da me modellato.
Chiunque mi guardi passare
penserà che io sia folle
ma io non li farò entrare
nella rabbia della mia anima.
Giacché affronterò da solo
la mia tempesta, il mio odio
e mai nessuno potrebbe
fare parte del mio delirio.
N° 4137 - 4 luglio 2020
Il Custode
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