ho deposto una rosa nera
ogni tanto la guardo e ricordo
tutto ciò che dovrei scordare
ogni tanto la annuso e ti penso
e quasi mi scordo di vivere.
Qualcuno mi dice il tuo nome
come ti conoscesse davvero
ma nessuno più dei miei occhi
si è tinto delle tue lacrime
e nessuno quanto le mie labbra
ha sentito e provato i tuoi baci.
E però non era il momento
e quando lo fu oramai era tardi
ho imparato a non farne un dramma
che sarebbe un’emozione sprecata
ho imparato ad amarti in silenzio
tra le pagine della mia anima.
E sto bene come chi muore
di follia e di solitudine
ho una strada quasi infinita
da percorrere entro la notte
ho una strada e non so dove porta
ma è certamente distante da te.
N° 4158 - 23 luglio 2020
Il Custode
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