un tratteggio di inchiostro
che il mio cuore racconta
e prende spunto da te
dai sogni che tu mi dici.
Ti amo senza ritegno
fino a chinare il mio capo
dalla paura di perderti
quasi che il mio destino
dipendesse soltanto dal tuo.
Le tue parole mi cercano
spesso è per fustigarmi
eppure io mi sento perduto
in un labirinto intricato
di amore e di dolore instabile.
Sulla punta della mia penna
scende veloce il tuo viso
a rammentarmi i tuoi occhi
negli anfratti della mia mente
in balìa delle mie notti.
Allora io scrivo per te
non posso fare nient’altro
baciarti è una mera utopia
averti, solamente un delirio
la mia illusione più grande.
N° 4045 - 13 aprile 2020
Il Custode
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