protendi le tue labbra
e dimmi parole vuote
ma non lasciarmi nel limbo
di una verità evanescente.
Stringimi al cuore
come io fossi un moribondo
e leggerò nel suo battito
il silenzio che dici
per non farmi morire.
Tu sei l’oblio
che temevo da secoli
il sentimento che, come sangue
cola giù dal mio naso
ad infettare la strada.
L’anima è un puzzle
di emozioni confuse
che davanti allo specchio
cerco di ricomporre
seppure io sia, oramai, cieco.
Ma tu mentiscimi
come si fa con i perdenti
che hanno però affrontato
quella battaglia impossibile
di conquistare il tuo amore.
N° 4056 - 23 aprile 2020
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento