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mercoledì 29 aprile 2020

L'UOMO DEL BUIO

Egli nacque col buio
e nel buio volle tornare
con una boccetta d’inchiostro
si dipinse il volto emaciato
che la luna lo cercò invano
dentro la notte improvvisa.

Seduto su una stella cadente
lui solcò l’intero universo
mentre ammiccava una matrona
sotto un lampione di strada
e quel sesso vissuto per noia
fu l’ultima cosa che rammentò.

Era morto dentro i seni profondi
di una strega dai capelli neri
e nel gemito delle falene
lui tentò di riemergere ancora
ma stava bene fra quei capezzoli
che abbandonarli pareva stupido.

In un venerdì di fine luglio
le cicale parlavano ai grilli
ma, dispettoso per vocazione
egli suggerì parole assai sconce
che il borbottio dello Scirocco
giunse dal mare a rimproverarlo.

Nella città della Lanterna
un vecchio camallo ne dice la storia
tra le reti e l’odore di pesce
che attira i gatti e i gabbiani
tra le sue rughe è scritto quel nome
che fatica ancora a pronunciare.

Dentro le strade di urina e salsedine
nessuna luce guida i viandanti
forse egli è ancora sepolto
tra i seni profondi di quella strega
poiché, si narra, egli nacque col buio
e nel buio, infine tornò.

  N° 4064 - 29 aprile 2020

                                                 Il Custode

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