colmo di cuori perduti
e a volte prende a contarli
senza sapere che farne
afferra il primo che trova
lo lancia in aria e sorride.
Col sangue sulle sue mani
che pare di scarlatta lacrima
il pianto di fragole e di ciliegie
si posa adesso sulle sue labbra
ma lei è sorda ad ogni lamento
che arriva da sopra l’asfalto.
Il suo sguardo è estasiato
nel contemplare il dolore
e fa spallucce al rimorso
che giunge a rimproverarla
lei ride come una mente alienata
e niente potrebbe fermarla.
Quando il sacchetto si svuota
prova un poco di delusione
ma sa che, grazie ai suoi occhi
ne troverà altri ed altri ancora
per farne poltiglia e rimpianto
perché, tutto sommato, lei gioca.
N° 4043 - 12 aprile 2020
Il Custode
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