di non poterti più avere
e ti chiudo dentro la gabbia
del mio delirio
del tuo dolore.
Ti percuoto quando rimpiangi
la vita oltre la tua prigione
quello che tu immagini
ciò che tu sogni
appartiene a me solamente.
Alla catena come le bestie
tu avrai le mie carezze
conoscerai la mia ira
il tuo sguardo mi implora
qualcosa che io non conosco.
Sei la più bella mai vista
all’interno della mia mente
ed io sono assai geloso
che qualcuno ti possa irretire
e portarti via alle mie mani.
Ma ti amo davvero
giacché se così non fosse
tu saresti libera
di fuggire verso il futuro
di svanire e lasciarmi da solo.
N° 4044 - 13 aprile 2020
Il Custode
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