che pare poter illuminare
la vita, persino la morte.
Scende che sembra carezza
sopra la mia anima spenta
oscura com'è solo la notte
distante quanto dice l’oblio.
sospeso come un equilibrista
tra la voragine e il cielo
e se cado ritrovo la luna
e però rimpiango il tuo viso.
Sicché la stringo allo spasimo
dentro la mano, nel cuore
che se dovesse sfuggirmi
tornerei ad essere cieco
tornerei ad essere silente
e solo, e senza l’amore.
N° 3877 - 29 novembre 2019
Il Custode
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