affronta il deserto e i coyote
sii come il vento d’inverno
che sferza pianure e colline
travolge le armate nemiche.
Ulula la rabbia che covi
come fiamma sotto la cenere
verso chi, arrivato dal mare
ha sterminato i bisonti
ti ha rubato la terra e il destino.
Figlio di valorosi guerrieri
tu dissotterri tomahawk e odio
e chiedi aiuto agli spiriti
per ottenere la tua vendetta
ai danni dei coloni e dei soldati.
Sii come il vento d’estate
rovente sopra i tuoi nemici
l’alito sfuggito all’inferno
per scovarli dentro le loro tane
per poi arderli come tizzoni.
Uccidi, e, se vuoi, dopo prega
per l’anima delle tue vittime
seppure non dimostrarono
pietà per il genocidio commesso
dei tuoi vecchi, dei tuoi bambini.
Poi siedi alla tomba degli avi
e piangi i nativi scomparsi
non c’è nulla di vergognoso
nel mostrare la tua umanità
ed infine onorare i tuoi morti.
N° 3847 - 4 novembre 2019
Il Custode
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