io ho bisogno di averti
legata alle catene a muro
in questo angusto locale.
Sento che tu hai paura
e questo non può che eccitarmi
il tuo sangue è un richiamo
al quale non so resistere.
Sei nuda, e sei bellissima
e fragile fra le mie mani
mentre si contrae, il tuo viso
in smorfie di estremo dolore.
Pensi, e maledici te stessa
per la tua stupida ingenuità
intanto, fra atrocità indicibili
ti incammini verso la morte.
Legata alle catene a muro
tu agonizzi gli ultimi rantolii
ma non avresti dovuto seguirmi
nella mia stanza dei giochi.
N° 3851 - 5 novembre 2019
Il Custode
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