nel carezzare il tuo corpo…
…si fingeva minuscola
convinta di non essere vista.
Eppure io la vedevo
giocare sopra i tuoi seni
e dentro un’ultima notte
dargli un ritocco di luce.
Avevo quasi il timore
nello sfiorare il tuo viso
ed inciampare sulle tue labbra
e non sapermi rialzare.
Ma tu eri irresistibile
quanto la mia smania di vivere
sicché ti stringevo al petto
e ti mescolavo al mio cuore.
Noi spengemmo ogni rumore
per lasciare soltanto i sospiri
ad urtare pareti e soffitto
ed il nostro bisogno d’amore.
Accadde…poi non ricordo
ma sul mio palato rimase
il sapore della tua eccitazione
ed era alquanto gustoso.
Chissà tu dove sei, adesso?
Ma in realtà non importa
benché dentro il buio profondo
ti penso, e muoio di nostalgia.
N° 3860 - 14 novembre 2019
Il Custode
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