come se tu fossi vento
che ha soffiato l’Antartide
ma stanco di tutto quel gelo
vuole ritrovare il sentiero
verso cieli più caldi.
Come se tu fossi onda
che ha baciato le coste
e però fu presto vittima
di una marea intransigente
che la prendeva e lasciava
in balìa della risacca.
Come se tu fossi fiamma
generata da un unico fulmine
che il fuoco alquanto violento
si è espanso velocemente
facendo della mia nuda anima
un cumulo di cenere e oblio.
Come se tu fossi amore
rubato ad una fiaba antica
e che, in singolar tenzone
ha subito la sua sconfitta peggiore
tu, comunque, ritorna
perché io ti amo ancora.
N° 3871 - 23 novembre 2019
Il Custode
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