di un Vietnam unito
poiché vivo bene così
da uomo libero
e non intendo far parte
del regime di Ho Chi Minh.
I comunisti del Nord
esigono le nostre terre
ed i nostri raccolti
e creano cooperative
per sfamare l’esercito
per statalizzare le nostre vite.
Ci vogliono omologati
fedeli soltanto al potere
nessun pensiero, né desiderio
da regalare ai nostri figli
se non il grande terrore
per non sfidare il Partito.
I vietcong sono in molti
indottrinati, inquadrati
e scendono come il monsone
a travolgere l’intero Sud
mentre a Saigon si susseguono
attentati ed attacchi suicidi.
Ma l’offensiva del Tet
ha dimostrato alla gente
che neppure gli americani
nostri interessati alleati
possono fermare la furia
dei fanatici in arrivo da Hanoi.
Sicché a me non importa
di un Vietnam rosso sangue
costruito sulle macerie
di questo Paese martoriato
che adesso, oramai unificato
non è più la mia Patria.
N° 3861 - 15 novembre 2019
Il Custode
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