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lunedì 29 aprile 2019

UNA GIOVANE LEPRE

Aspetto ancora mia madre
l’ho vista svanire tra i campi
oltre il muro di spighe leggere
che oscillano cullate dal vento.

Rimango nella mia tana
poiché dove la collina siede
io sento il latrato dei cani
che annusano l’aria e la terra.

I grilli sono creature impavide
e nonostante i cacciatori
continuano a cianciare d’amore
laddove le cicale riposano.

A me pare di avere udito
dei tuoni squarciare il silenzio
eppure il cielo è terso
solcato da una piacevole brezza.

Giusto il tempo di un lampo
che ha infranto la quiete dei boschi
ed ha zittito le api
intente a caricarsi di polline.

Sicché ritta sulle mie zampe
mi accorgo che giunge la notte
mia madre non sembra tornare
intanto io aspetto ancora…

  N° 3624 - 29 aprile 2019

                                                 Il Custode

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