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giovedì 11 aprile 2019

...INTORNO, SOLTANTO MONTAGNE

Si alzarono in volo all’improvviso
gli spaventati uccelli del tuono
creando un rumore assordante
cui seguì una eco terribile
da costringere alla fuga i coyote
e le lepri, finanche le marmotte.

Restavamo tutti assiepati
circondati, laggiù nella pianura
dall’esercito dei nuovi americani
dalle spade sguainate, i fucili carichi
e negli occhi un odio assai grande
da terrorizzare persino gli spiriti.

Però eravamo l’ultima diga
per arginare la furia distruttiva
dei soldati dalle giacche azzurre
intorno a noi, soltanto montagne
ed al di là c’era il nostro villaggio
con i bambini, le donne, gli anziani.

Sicché scesero veloci, al galoppo
intanto che la tromba suonava
e sollevarono polvere e sassi
così come usavamo fare i bisonti
e noi provammo, ma era utopia
a fermarli con le lance e le frecce.

Sembrò durare per molte lune
però la morte fu alquanto pietosa
e ci prese uno ad uno per mano
insieme a noi anche alcuni nemici
diversi i pensieri, ma un’unica meta
dove la battaglia era oramai terminata.

Ed il fuoco ardeva nel mio petto
nella gola la fragranza del sangue
intanto che mi apprestavo a morire
io pensai mentre guardavo le belve
ai bambini, alle donne, agli anziani
oramai senza più nessuna difesa…

  N° 3605 - 10 aprile 2019

                                                 Il Custode

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