e vi dimoro in silenzio
perché io ho imparato
che in superficie, le
belve
sono davvero affamate.
Ho ascoltato leggende
saputo di fatti
aberranti
coloro che vivono sopra
sono creature malvagie
e sempre assetate di
sangue.
Durante la notte
io sbircio dal tombino
vorrei, ma ho molta
paura
uscire all’aria aperta
per annusare le tenebre.
Gioco insieme ai ragni
e li trovo assai
divertenti
mi insegnano di che
cibarmi
e a bere l’acqua piovana
che scende giù dalla
strada.
A volte sento i bambini
cianciare fastidiosi
capricci
e mi assale la nostalgia
di quando ero orgoglioso
di calpestare le terre
ed il mare.
Abito nel sottosuolo
e devo prestare
attenzione
che nessuno mi debba
scoprire
poiché qui ogni cosa mi
garba
tranne che essere un
uomo.
N° 3606 - 11 aprile 2019
Il Custode
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