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giovedì 25 aprile 2019

LA FESTA

Scrissero che fu una festa
quando gli infami assassini
salirono sopra i carri armati
e sventolarono il Tricolore
tra gli sbadigli di aprile
ed il sangue di molti innocenti.

Per le strade delle città
i soldati inglesi, gli americani
insieme a loro ridevano i ratti
che negli anni della tempesta
si nascosero sulle montagne
per scampare al delirio nazista.

Ma alcuni davvero credettero
nell’utopia della democrazia
in un comunismo malsano
che fu causa di immense tragedie
di genocidi con il solo pretesto
di depredare quanto più si poteva.

Scrissero che furono eroi
senza macchia e senza paura
ma occultarono la verità
di quando, a guerra finita
trucidarono le ragazzine
per vendetta o per puro piacere.

Agitarono il temibile spettro
di un antifascismo di sola facciata
sebbene in molti, nei tempi migliori
furono strenui sostenitori
di ogni pensiero del Duce
di ogni parola che egli inventava.

Ed osteggiarono la dittatura
per istaurarne una peggiore
basata su libertà alquanto fittizie
ed ostilità verso gli oppositori
di qualunque culto o ideologia
…scrissero che fu una festa.

  N° 3620 - 25 aprile 2019

                                                Il Custode

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