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sabato 13 aprile 2019

IL BUIO NEGLI OCCHI DI AURORA

Dopo qualcosa mutò
forse le nuvole antiche
o magari il suo cuore
ed occultato il suo sorriso
lei affilò i propri pensieri
e svanì insieme alla marea.

Aveva negli occhi
il buio di un’intera notte
trascorsa a contare le stelle
e la fragranza sulla sua pelle
sembrava averla rubata
alla prima onda del mare.

Sulla barchetta di carta
caricò i suoi ultimi sogni
insieme ad una bussola cieca
che mostrasse la via per Atlantide
ed una ghirlanda di fiori
da donare alle sirene gelose.

Sussurrò qualcosa alla luna
che però, essendo nomade
non comprese cosa dicesse
ma la baciò come fosse una madre
e si raccomandò con Aurora
di non barattarsi la vita.

Si diresse all’orizzonte
ma pareva solamente un miraggio
poiché più lei vi si avvicinava
più si faceva distante
allora pensò fosse più facile
raggiungere il fondale profondo.

Rimase sulla battigia
il suo profumo di anemone
e la sua anima che raccoglieva
relitti di anziane conchiglie
arenate come spente balene
sopra i granelli di sabbia.

Intanto un solitario gabbiano
la cerca sopra le acque
e grida il suo pianto distratto
ai pescatori e ai pirati
soltanto un uomo pensò di vederla
ma non era che malato d’amore.

  N° 3609 - 13 aprile 2019

                                                Il Custode

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