come un fantoccio inerte
che posa sopra la sabbia
e percorsa dalle formiche
numerose sulla tua pelle
tu non hai alcuna
reazione.
Io adesso vorrei sapere
chi ha fatto scempio di
te
di te che avevi bellezza
e molti sogni da sognare
ed ancora parole d’amore
da dire a cuori
romantici.
Sono transitato per caso
è così che io ti ho
trovata
sicché ho provato a
chiamarti
e non sapevo il tuo nome
ma ho visto quanto eri giovane
quanto avevi ancora da
vivere.
Un cadavere in riva al mare
del quale si nutrono i
granchi
ed io sono mortificato
perché davvero avrei
voluto
conoscere quale fu la
tua storia
e preservare il tuo
destino.
Addio misteriosa e pallida
io ti osservo e maledico
il bastardo che ti ha
uccisa
senza che si
preoccupasse
di darti un ultimo bacio
e magari, anche
chiederti scusa.
N° 3614 - 18 aprile 2019
Il Custode
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