Mi guiderà la
luna maestosa
ed allora vedrò il tuo sospiro
dove il falco sorvola la radura
e protegge la carcassa del lupo.
Con la freccia
ancora nel cuore
e la mia vita fra le tue mani
io sarò docile come il gabbiano
sullo scoglio nel mare in tempesta.
Ed avrò fame
delle tue labbra
avrò sete del tuo sguardo invadente
nei tuoi occhi di marmotta in fuga
troverò il mondo che mi compete.
Al primo
sabba, durante l’ultimo rogo
dove il crepuscolo avvolge le terre
la tua bellezza sarà la sola risorsa
la ricompensa per aver scelto la morte.
Ascolterò il
pipistrello assonnato
ed allora imparerò il tuo nome
dove il campanile è ancora ferito
ed il tuo amore diventò un miraggio.
N° 2982 - 21 agosto 2015
Il Custode
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