Sangue del mio
sangue
e frammento di sospiro
in una sera d’inverno
d’un amore che era vero.
Adesso
talmente distante
che persino il mio pensiero
pur cercando negli anfratti
non ti vede e non ti sente
ed allora annusa il vento
che conserva il tuo ricordo.
Ballerina
dentro l’anima
tu hai danzato la tua danza
invece ora il cuore mio
è un carillon arrugginito.
Sicché
rimbalzano, le lacrime
sulla punta delle labbra
e si tramutano in vapore
che si innalza verso il cielo
io non ti vedo e non ti sento
ma faccio i conti col dolore.
N° 2965 - 30 luglio 2015
Il Custode
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