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venerdì 7 agosto 2015

MH17

Partito dalle distese di tulipani
in volo verso i templi e le pagode
in alto, quasi a voler sfiorare
il rovente sole di luglio.

Ero eccitato come un bambino
che bercia in fondo alla strada
diretto all’Oriente misterioso
per trascorrere notti da favola.

E l’aereo accarezzava il cielo
poi si tuffava dentro le nuvole
l’adrenalina, la lieve paura
d’essere inghiottito dal nulla.

Accadde…e fu all’improvviso
quando attraversai quelle terre cattive
terre del grano e terre dell’odio
le ultime della vecchia Europa.

Sotto di me, i Russi e gli Ucraini
come fossero cani affamati e rabbiosi
si contendevano il loro osso
il loro lembo di campi e colline.

Ed allora arrivò il razzo
cosa importa chi lo scagliò?
né io né i miei compagni di viaggio
volevamo morire, quel giorno.

Io, figlio della splendida Olanda
eppure indegno d’ottenere giustizia
in quel rimpallo di responsabilità
e di parole che non hanno valore.

In volo verso i templi e le pagode
e le spiagge dorate della Malesia
per trascorrere notti da favola
ed io, invece, ho trovato la morte.

  N° 2962 - 26 luglio 2015

                                                 Il Custode

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