Cigolano
intanto affondano
nel fango per la strada
le ruote che faticano
a muovere l’enorme peso
dei carrozzoni in marcia
diretti verso nuove piazze.
Per terra, tra
la melma
la maschera del clown
solcata da rughe profonde
di lacrime e di delirio
dalla stanchezza di sorridere
il suo sorriso di facciata.
E se la
pioggia scende
è perché ha già saputo
ma nessuno nella compagnia
ancora se n’è accorto
che nella stalla dondola
il cadavere di un uomo.
I tuoni e
persino i lampi
sono stati leali complici
ne hanno coperto il sospiro
e forse il suo ripensamento
sicché la gente del villaggio
non lo ha sentito morire.
I giocolieri e
le ballerine
l’intero circo ne è ignaro
solamente la vecchia tigre
pare essere un po’ più triste
e si volta indietro inquieta
a cercare quel pagliaccio.
Per terra,
oramai poltiglia
la maschera del clown
dal respiro tacito e distante
chissà perché mai si è arreso
per amore o per disperazione
…tu credi che abbia importanza?
N° 2966 - 1 agosto 2015
Il Custode
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