Nella sua
stanza
in bilico sulle pareti
un crocifisso ed un ragno
un’ombra che fugge furtiva.
Lei la
rincorre
con gli occhi e con le dita
poi scrive l’ennesimo scritto
che pare parlare del nulla.
Il pavimento è
una distesa
di fogli e di schizzi a matita
e vi annegano i suoi racconti
i suoi viaggi nella fantasia.
La penna è una
spada forgiata
per affrontare demoni e draghi
la gente crede che sia pazza
ma non sono tali i poeti migliori?
Amore e
solitudine immensa
poche lacrime…tanto non servono
dentro i quaderni di Alda
le parole sono da pelle d’oca.
La sera lei
riceve la visita
della sua estimatrice più grande
la falena dallo sguardo saggio
l’ascolta e danza intorno alla luce.
Sulle lenzuola
del letto
macchie di inchiostro e sangue raffermo
le prime frutto d’ogni poesia
le altre a causa del suo dolore.
A volte lei
grida, la notte
la eco dei suoi ricordi svaniti
il dottore asserisce che è pazza
ma lei non è che una sognatrice.
N° 2973 - 9 agosto 2015
Il Custode
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