Tu avevi il
sorriso
di cristallo splendente
sogni di amore puro
a carezzarti la notte
i tuoi occhi profondi
come gemme di sabbia
eri bella davvero
eri bella da sempre.
E nei tuoi
brevi anni
tu giocavi alla vita
equilibrista incosciente
sul muso del tuo destino
nella tua terra ferita
germogliata dall’odio
secoli di guerra santa
ma è mai santa la guerra?
Ecco cosa
rimane di te
brandelli di carne che volano
sopra le piante di cedro
ai piedi del muro del pianto
ed i tuoi brevi anni
hanno incontrato la morte
figlia di un’effimera patria
fiore reciso di Israele.
N° 1706 - 25 febbraio 2010
Il Custode
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