Ti guardo e
sono sereno
dentro i tuoi occhi stupendi
che sembrano essere docili
lo specchio della tua anima.
Ti guardo e mi
sento deluso
poiché quello che io vedo
non è che un’immagine opaca
non assomiglia a ciò che dicevi.
Ed osservo
cadere il tuo cuore
verso il palmo della mia mano
ma non emette alcun battito
non dice nessuna parola d’amore.
Io osservo
cadere il tuo cuore
allora mi scosto da un lato
sicché impatta il pavimento
e si frantuma come cristallo.
Mi aggrappo al
tuo bel viso
per non precipitare da solo
c’è il baratro, dopo è l’oblio
ma forse non è che il destino.
Mi aggrappo
però perdo la presa
e tu non sprechi alcun gesto
per tenermi sulle tue labbra
e darmi ancora un giorno di vita.
Adesso usi un'ultima lacrima
io mi illudo per un istante
che tu ti sia accorta di me
e che non sei poi così vacua.
E ti sfugge
un'ultima lacrima
ecco dov’è che io affondo
ed annego nella totale assenza
del sentimento che hai millantato.
N° 2441 - 17 marzo 2013
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento