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domenica 29 settembre 2013

QUALCUNA STA CHIAMANDO

Qualcuna sta chiamando
dal muro della notte
ed emette un lamento
che sibila come un graffio
dopo scivola sulla mia pelle
e si insinua fra le piaghe
delle mie antiche cicatrici
delle mie giovani rughe.

Si adagiano con eleganza
sopra le acque del lago
i fumi di nebbia insolente
sembrano quasi danzare
come fossero dei fuochi fatui
che stanchi per l’ennesimo ballo
riposano sul letto di ninfee
il tempo di una sigaretta.

Io equalizzo la voce
che arriva da dentro le tenebre
è un suono che ho già ascoltato
fra le pagine di un libro di fiabe
ora pianto il fagiolo magico
affinché ne nasca una pianta
io, in piedi sulla sua cima
godrò di una vista migliore.

Ed ecco, io adesso vedo
è una macchia di pece ed ovatta
si allontana nella brughiera
oltre le sponde argillose
ed io riconosco quel viso
nell’istante in cui sta svanendo
qualcuna stava chiamando
e quella qualcuna eri tu!

  N° 2463 - 1 aprile 2013

                                               Il Custode

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