Nella notte di
Walpurga
è prepotente la luna
che pare voglia occupare
i cieli sino alla Scozia
siccome tu sei bellissima
vestita di brezza e ninfee.
Dacché io ti
amo talmente
osservo danzare le lucciole
e sembrano fate dei boschi
attratte dai tuoi capezzoli
riflesso sull’acqua del lago
il tuo corpo è irresistibile.
Ma siamo
animali in fuga
dove la luce si attenua
temuti, e dunque braccati
dai vescovi e dagli ignoranti
tu seguimi, o fragile amore
ai falò dell’oscura foresta.
Hai un viso
che pare creato
per questi miei umili occhi
e soltanto chi può ammirarti
comprende cos’è la bellezza
hai un viso che devo baciare
e marchiare delle mie labbra.
Sarà il mio
petto di marmo
a proteggere il tuo giovane cuore
dalle frecce e dalle alabarde
brandite dai soldati di Dio
tu, amore mio d’ogni vita
da difendere fino alla morte.
Adesso e sotto
le stelle
è tempo di tenerti stretta
e lasciare scivolare le dita
sulla tua morbida pelle
adesso è in balìa delle tenebre
tu sei fonte del mio respiro.
N° 2529 - 3 giugno 2013
Il Custode
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