Il tuo respiro
flebile
travolge come fosse uragano
intanto che tu ritorni
e pretendi d’avere il mio cuore
ma io l’ho smarrito
è merce che non puoi ottenere.
Mi sei mancata
tanto
Cadaveria ti ho amata davvero
però quel tuo sguardo
è come una falce affilata
che scende e mi penetra
si insinua nella mia anima.
è oscura quanto il tuo manto
fugge persino la luna
e cerca un pertugio tra i monti
mentre le mie parole
si nascondono sulle mie labbra.
Ma sei sempre
bella
come tu mi hai raccontato
sei una macchia di tenebra
impressa dentro i miei occhi
ed io ti voglio ancora
voglio vederti bere il mio sangue.
Ti rimpiango
ogni notte
per te io ho perso il senno
però il tuo sarcasmo
brucia più dell’amore perduto
sicché la mia agonia
è un viaggio che non ha termine.
N° 2435 - 9 marzo 2013
Il Custode
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