da quella magica, prima volta
che lei mi ha permesso
di annusare i suoi occhi
e da allora che io la amo
e il mondo che mi circonda
davvero non esiste più.
Solo uno spicchio di cuore
è quello che lei mi concede
ma non potrei rinunciare
ad averla dentro la mente
perché quando penso l’amore
l’anima mia mi conduce
al principio del suo respiro.
Resto nel mio silenzio
nel mio mondo di ombre veloci
dove il buio nasconde
le briciole del mio dolore
che svaniscono davanti al suo viso
perché lei è l’unica donna
che io posso chiamare così.
Estasi e pazzia conclamata
e causa di un dolore buono
quello che pare un incendio
giusto al centro del mio petto
laddove lei è il solo pensiero
il sorriso, il destino negato
che non cambierei con nessuna.
N° 4066 - 1 maggio 2020
Il Custode
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