perché ho sete di sangue
giacché ho fame di sesso
da tramutare in un incubo.
Incrocio una donna di strada
millanta un amore impossibile
la mano mia nel suo sterno
e piano il suo cuore si cheta.
Con lo sguardo alla luna
attendo la prima pioggia
sarà un connubio perfetto
di tenebre e di malinconia.
Incontro un cane randagio
mi annusa e non scodinzola
sulla mia pelle ha sentito
l’odore di un dolore acuto.
Le nuvole ancora litigano
e creano tuoni assordanti
che con l’aiuto dei fulmini
rendono il paesaggio spettrale.
Raccolgo un gatto smarrito
lo riparo sotto la giacca
forse ho qualcosa di umano
che mi irrita e mi annichilisce.
Risalgo sulla collina
ed inciampo sopra una lapide
sul marmo una fotografia
pare raffigurare il mio volto.
Mi imbatto in una falena
che piange e chiama il mio nome
io credevo di essere ancora vivo
in realtà non sono che un’ombra.
N° 4072 - 4 maggio 2020
Il Custode
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