e c’è una tale pace
che riesco a sfiorare il vento
e farne evanescenti origami
da mescolare alla pioggia.
Ho una vecchia clessidra
la polvere pare ristagnare
io resto dentro il limbo
non posso tornare bambino
non riesco a crescere ancora.
In tasca ho un vecchio libro
colmo di parole stupide
ma nel mio silenzio io affondo
sicché da non ascoltare
menzogne camuffate d’amore.
Se solo avessi uno specchio
potrei guardarmi le rughe
in ogni solco è un delirio
ed oltre vi è la delusione
per essere stato un coglione.
Però mi fermo e rifletto
la rabbia è sempre più antica
afferro la vecchia clessidra
la infrango contro gli scogli
e posso finalmente morire.
N° 4081 - 15 maggio 2020
Il Custode
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