che si perde dentro i miei occhi
quella dolce tempesta di luce
dei riflessi della grande luna
che riflette sopra le onde.
Io ti sfioro con le mie dita
le dipingo della tua salsedine
dell’essenza di immensa bellezza.
Sei la pace di un vento lieve
tanto garbato sulla mia pelle
che reca a me il tuo profumo
io lo annuso, lo memorizzo
e ne faccio nutrimento per l’anima.
Sicché mi sento quasi nel nirvana
sulle orme del tuo viso stupendo
che mi appare quasi fosse visione.
Sei la poesia di un caldo tramonto
sulla linea dell’orizzonte
una pennellata sfuggita agli dei
che attraversa il filo del mare
e si quieta sopra la sabbia.
Io ti aspetto sulla battigia
ho la birra, il fuoco e il silenzio
solamente per appagarmi di te.
Ed infine, tu sei l’amore
quello scritto sopra il destino
che se solo io lo perdessi
io sarei un involucro vuoto
in balìa della solitudine.
Ed allora ti vengo a cercare
in ogni sogno, in ogni pensiero
ed imparo che cos’è la vita.
N° 4083 - 16 maggio 2020
Il Custode
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