come un moribondo soldato
che all’infuriare della battaglia
ha rinunciato alla resa
e si è lasciato sconfiggere
da un nemico invincibile.
Lo stupido amore
è questa l’ignobile bestia
che mi ha divorato all’istante
ha fatto poltiglia, poi polvere
di questo mio cuore maldestro
incespicato nella sua trappola.
Io non voglio più
chinare ancora il mio capo
davanti a quella utopia
che rende felici gli stolti
prima che essi comprendano
che era soltanto illusione.
Scelgo la solitudine
scelgo me stesso per sempre
a volte sarò in disaccordo
con i pensieri che io penso
ma saranno la sola verità
che non mi abbandonerà mai.
N° 4073 - 5 maggio 2020
Il Custode
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