il buio non mi fa più paura
e la mia anima è nuvola
che osserva salire la cenere
di quello che un tempo io fui
prima che arrivò l’olocausto.
Stanco e senza più forze
la vita sfuggiva via veloce
forse alla ricerca di un sogno
che la mente non sognava più
adesso che io sono la Storia
non è che mi importi più molto.
Ho ancora pensieri sparsi
impigliati al filo spinato
nel mentre tentavano la fuga
oltre le torrette e oltre le reti
e seppure io cercavo di fermarli
essi avevano più coraggio di me.
Ricordo…e fu l’ultima cosa
l’odore acre e stantio del gas
percorreva le mie narici
diretto al cuore ed ai polmoni
poi, come al cinematografo
io assistevo alla mia cremazione.
Nudo, come fossi uscito dal grembo
sul pavimento delle gelide docce
io mi vidi quasi fossi un fantoccio
sollevato e gettato nel forno
e le fiamme erano altissime
le ossa sciolsero, oramai fatte di cera.
Adesso che io sono memoria
qualcuno si pavoneggia di me
e mi celebra come ad una festa
mentre io non volevo morire
adesso che io sono la Storia
non me ne frega più un cazzo!
N° 4082 - 15 maggio 2020
Il Custode
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