e hai mentito la destinazione
ma nonostante le colpe
delle quali mi sono macchiato
tu mi manchi da ucciderti
ed io non ti so perdonare.
Avresti dovuto comprendere
i silenzi della mia anima
che seppure io non li dissi
aspettavano pazientemente
l’approvazione che fu negata
da quei tuoi occhi feriti.
Io non avrei voluto
poiché tu non lo meritavi
ma provavo un piacere sadico
a fare del male a me stesso
ti sei trovata nel mezzo
pagandone il prezzo più alto.
Adesso, queste mie stanze
sembrano essere interminabili
ed in fondo al lungo percorso
la tua ombra mi osserva
la tua ombra mi biasima
incurante del mio dolore.
E sono stato un coglione
ognuno ha il suo destino
il mio è di averti amata
con un grottesco pudore
e quindi io fingo di odiarti
perché tu mi manchi da morire.
N° 3738 - 1° agosto 2019
Il Custode
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