le notti effimere
nel gelo della stanza
nel vuoto del cuore.
Nessuno dei poeti
né alcun cantore
seppero inventare parole
in grado di resuscitare
l’amore oramai defunto.
Bussò ai vetri
con insistenza, la luna
sbirciò e non vide altro
che silenzio e solitudine.
Due ombre distanti
restavano nella penombra
ed i respiri erano ghiaccio
che ne solcava i profili
infine ne uccise le anime.
N° 3763 - 25 agosto 2019
Il Custode
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