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giovedì 29 agosto 2019

ECATOMBE CELTICA

Noi che fummo selvaggina
e crudeli, i nostri predatori
ci stanarono senza pietà
dando fuoco alle nostre tane.

Loro arrivarono dal Sud
e portavano le insegne di Roma
e le effigi della Chiesa Cattolica
per giustificare gli eccidi.

Dentro i nostri villaggi
tra le pietre, le rune e i menhir
noi celebravamo i solstizi
ed ancora la natura e i defunti.

Ma vennero armati e cattivi
che pure le nostre frecce
non poterono fare alcunché
al cospetto dei loro scudi.

Uccisero tutti gli anziani
decimarono donne e bambini
facendo dell’intera vallata
un’immensa distesa di morti.

Fu allora che noi riparammo
al centro della foresta
dove pensammo di poter scampare
la furia delle belve di Cesare.

Furono inascoltati lamenti
le preghiere e le imprecazioni
giacché noi fummo selvaggina
e poi concime nelle nostre terre.

  N° 3768 - 29 agosto 2019

                                                 Il Custode

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