io osservo il tuo
cadavere
mosche e zanzare curiose
ronzano intorno al tuo
viso
forse per capire chi
sei.
Il profumo delle rose selvatiche
dona una sensazione di
pace
che sale dalle mie
narici
ed invade la mia mente
dopo scivola in fondo
all’anima.
Intanto tu galleggi con garbo
sulla superficie
dell’acqua
i tuoi occhi sono ancora
sbarrati
e fissano il sole
distante
come a cercare un po’ di
calore.
Chissà che cosa pensavi
mentre ti apprestavi a
morire?
Probabilmente al lieve
tepore
di questa mattina
bellissima
che si affaccia alla
primavera.
Io, mentre gioco con l’erba
penso che l’averti
ammazzata
è stato il finale lieto
e ideale
per la nostra storia
d’amore
per la nostra odissea di
odio.
E sia…è ora di andare
di tornare al sentiero
tra i campi
con la polvere dentro la
gola
io ti guardo un’ultima
volta
poi ti mando un bacio
d’addio.
N° 3589 - 18 marzo 2019
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento