io mi incammino al
patibolo
e lascio alle mie spalle
le tue promesse d’amore.
Sembro diretto al Golgota
col peso sulla mia
schiena
delle tue parole d’addio
che tento di decifrare.
Intanto vedo la gente
ridere della mia
dipartita
coloro che mi misero in
guardia
coloro che ti vollero a
sé.
A piedi nudi, sul fuoco
e non c’è via di
salvezza
che il vento dei tristi
ricordi
mi sferza e diventa
tempesta.
Dove sei tu, vita mia?
Eppure io lo so bene
sei a conficcare, nel
buio
gli aghi dentro il mio
cuore.
Rammento…che brutta parola
parafrasata al tuo
amore!
Ma non ha alcuna
importanza
adesso che io muoio di
te.
N° 3586 - 15 marzo 2019
Il Custode
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