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giovedì 28 marzo 2019

LE LACRIME DI DOMANI

Non ebbe più importanza
ogni suo dolore si attenuò
alla luce del sole rovente.

Fece spallucce al passato
e conservò in un otre
tutte le lacrime di domani
quelle ancora da spendere
quelle ancora da immaginare.

Cosa ne fu dell’amore
rimase un astratto pensiero
quasi un timido soffio di brezza.

Davvero non ci riusciva
a sentire sulla sua schiena
il peso della disperazione
e la fragranza della sofferenza
causate dall’ennesima solitudine.

Sino all’orizzonte lontano
luccicavano le placide onde
e sopra di esse, alcuni gabbiani.

Seduto sopra il bagnasciuga
con il cuore pressoché silente
nascose sotto una conchiglia
le ultime rughe sprecate
infine riprese a sognare.

  N° 3596 - 28 marzo 2019

                                                Il Custode

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