per compiacerti, o Atena
figlia di Zeus e della
guerra
generosa nei seni
e nel coraggio.
Seppure mortale
coltivo la speranza
di conquistare il tuo
cuore
arido come il deserto di
Tessaglia
crudele quanto la morte
plasmato di presunzione
e di arroganza divina.
Ponimi alla testa dell’esercito
ed io non ti deluderò
non avrò nessuna pietà
né mostrerò alcun
rimorso
nel decapitare i tuoi
rivali
e trucidarne la
progenie.
Inconfutabile saggezza
ma superbia di una dea
tu che maledicesti
Medusa
fino a lasciarla morire
per mano di Perseo
e, adirata per
l’affronto subito
condannasti Aracne, la
tessitrice
rea di averti umiliata
all’eterno oblio della
tela.
Cosa sarebbe la mia vita
se io non ti avessi
accanto?
Poiché ti amo fino a
morirne
e morire, o Atena
sarebbe un privilegio
immenso
se fosse l’unica via
per conquistare il tuo
amore.
N° 3577 - 4 marzo 2019
Il Custode
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