che palpita sogni e
pensieri
e sopra quei sogni
astratti
loro spendono l’intera
vita
dentro i pensieri
intricati
macinano gocce di
lacrime.
Tu che sei nato per sbaglio
non potresti mai
comprendere
quella bellezza infinita
che custodiscono silenti
dentro lo scrigno del
cuore
in fondo allo sguardo
profondo.
Siccome ti hanno dato la vita
mostra loro riconoscenza
poiché le donne che
uccidi
davvero non hanno la
colpa
se tu sei un fottuto
bastardo
un male da estirpare di
netto.
Ma se solo io lo potessi
ti esorterei a non
colpirle
eppure tu non mi
ascolteresti
giacché la tua mente è
vanesia
e non capirebbe le
suppliche
di quelle creature
sublimi.
Tu e la tua bramosia malata
verso il sangue, per la
violenza
fa’ che accada molto in
fretta
il loro percorso verso
la morte
perché non sei capace
d’amare
nessun altro che non sia
te stesso.
N° 3590 - 19 marzo 2019
Il Custode
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