provoca in me
un sentimento malsano
frammenti di ammirazione
mescolati ad invidia
profonda
che mi induce ad
odiarti.
La tua arte
sublima la mia vista
ma confonde la mia anima
e non riesce a placare
questa ira che mi divora
poiché non ti so
emulare.
Tu, il mio mentore
ma vivere nella tua
ombra
è per me assai
intollerabile
perché sei fonte di
ispirazione
altresì della rabbia
di non poterti
eguagliare.
Sicché ti uccido
afferro lo scalpello
e ti colpisco con forza
facendo schizzare
lontano
tra lo sgomento e
l’orrore
i tuoi occhi abituati
alla bellezza.
N° 3595 - 26 marzo 2019
Il Custode
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