tra questi viali
chiassosi
dove aumenta il fastidio
e con esso la rabbia.
Sicché torno alla notte
al buio dei miei
pensieri
laggiù il mio cuore
cieco
riesce a vedere ancora.
La fame della solitudine
mi conduce verso le
tenebre
là il silenzio mi
affascina
e mi fa apprezzare
l’oblio.
Perduto tra risate e schiamazzi
io rischio la
misantropia
sicché torno alla notte
e respiro, infine, la
vita.
N° 3584 - 12 marzo 2019
Il Custode
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