dentro questa moschea
laddove, con il tuo
sangue
devi lavare le colpe
degli atti di terrorismo
compiuti dai tuoi
fratelli.
Forse ti ritieni innocente
ma sei figlio dell’Islam
malvagio
discendente del folle
profeta
che inventò la bieca
dottrina
scesa giù come
pestilenza
ad insanguinare
l’Occidente.
Tu adesso soffri
ed imprechi per il
dolore
così fu per le inermi
vittime
decapitate dai tuoi
consimili
fatte a brandelli dagli
jihadisti
o seppellite sotto le
torri gemelle.
Ora qualcuno si indigna
per questo odio
crescente
che si espande quasi
fosse veleno
tra le vie delle nostre
città
sono coloro che traggono
profitto
dall’avervi ospitati a
migliaia.
E che la guerra abbia inizio
innescata dal tuo
fanatismo
nessun razzismo, né
xenofobia
solamente la resa dei
conti
perché tu hai seminato
vento
ed adesso raccogli
tempesta.
N° 3587 - 15 marzo 2019
Il Custode
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