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lunedì 25 marzo 2019

IL BACIO DEL MOSTRO

Con lo sguardo fiero
e diretto verso il patibolo
si incamminò, il mostro
tra il ludibrio della gente.

Sembianze per nulla umane
ma occhi molto profondi
mentre la sua sola colpa
fu quella di suscitare paura.

Eppure, in mezzo alla folla
la donna più bella al villaggio
si fece spazio a spintoni
per giungere alla prima fila.

Desiderata dagli uomini
odiata da donne invidiose
per i suoi capelli di pece
il viso di candida nuvola.

La sua espressione di sfida
fu causa di soggezione
per chi pregustava il piacere
di uccidere un innocente.

E lei, ahimè, consapevole
che mai avrebbe potuto
cambiare l’iniqua sentenza
fermare la crudeltà del boia.

Ma si avvicinò a quell’uomo
si inginocchiò penitente
e chiese con un filo di voce
perdono per la sua fine imminente.

E supplicò un abbraccio
quale ultimo gesto d’amore
dopo pianse un’unica lacrima
però vasta quanto l’oceano.

Il mostro mostrò un sorriso
e la strinse forte al suo petto
mentre dalla piazza cresceva
il disappunto degli stupidi villici.

<<…Ti ho amata più della notte
tanto almeno quanto la luna…>>
poi avvicinò le sue labbra
e le diede un bacio d’addio.

  N° 3594 - 25 marzo 2019

                                                    Il Custode

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